DOJO

 

Le Arti  Marziali si studiano nel posto chiamato Dojo. La parola Dojo ha due significati Do  "La Via" e Jo " Posto".

La parola "Via" indica il sistema filosofico che pone le attività fisiche per  sviluppare la conoscenza interna sugli effetti del mondo. In India ha nome Avyakta e in Cina Tao; è sempre stata oggetto di studi in molti grandi libri.

Il "posto" rappresenta uno spazio particolare, che non somiglia agli altri, ma è scelto per un motivo preciso.

Il centro del Dojo è il suo O Sensei (Il Maestro). O Sensei non è il classico Maestro da noi conosciuto con la parola usuale. Egli stimola e aiuta la crescita dei suoi studenti.

Il Maestro ha fatto un allenamento lungo e duro, ha sperimentato e superato le diverse prove per raggiungere il livello dove si trova. Per questo motivo, bisogna rivolgersi a lui con tanto rispetto, educazione e gentilezza.

La nostra crescita dipende proprio dal O Sensei,  questo non dobbiamo dimenticarlo mai e tenerlo sempre presente. Il Maestro è sempre Il Maestro anche quando é fuori dal Dojo, perché la strada che lui ha percorso non si può misurare o limitare con il tempo, il posto o le condizioni.

Possiamo vedere che il Dojo è come un campo fertile (Pura coscienza) dove bisogna mettere il seme (Sensei). Da lui nasce il fiore (la coscienza e la mente controllata).

Con il tuo aiuto, come studente, si riesce a creare tutto questo: campo, seme, fiore. Come il fiore che si riproduce, così O Sensei indica la strada agli altri.

Gli studenti più anziani vengono chiamati Sempai e sono molto rispettati in quanto migliori allievi del O Sensei. I Sempai finiscono gran parte di lavoro nel Dojo,  aiutando e insegnando là dove il O Sensei non riesce o non può arrivare.

C'è il rituale del dono (fare il regalo) ogni volta quando si entra o si esce dal Dojo o si saluta Il Maestro. Questa usanza si chiama "Rei" significa il sacrificio: è il simbolo che rappresenta l'essere pronti a sacrificare l'ignoranza per sapere,conoscere e imparare.