ESPERIMENTI

 

Satyananda fece molti esprimenti su di sé e su molte persone per convalidare le sue idee.

L'esperienza più sbalorditiva avvenne con un bambino del suo Ashram molto vivace e che non voleva studiare.

Il comportamento del bambino finì col portare pesanti disagi all'intera comunità dell'Ashram.

Egli decise di provare con Yoga Nidra e iniziò a recitargli dei passi della Bhagavat Gita subito dopo che il bambino si era addormentato. Quando si svegliava gli chiedeva di leggere tutto il capitolo, cosa che il bambino faceva regolarmente senza attenzione.

Dopo una settimana il piccolo allievo recitava tutto il capitolo a memoria. Così mentre il bambino dormiva gli insegnò tutto quello che sapeva.

Ora quel bambino è diventato adulto parla undici lingue, tiene conferenze in inglese e non ha mai frequentato una scuola.

Tutti i suoi studi si svolsero nel giro di due anni quando Satyananda gli faceva Yoga Nidra ed il bambino non si ricorda minimamente di ciò.

Fece pure un esperimento con trenta persone praticando Yoga Nidra e circa dieci persone russavano.

In quel momento diede loro un'istruzione ben precisa che quando avrebbe detto ."Tu sei quello" si sarebbero dovuti alzare e glielo ripeté due volte.

Terminata la pratica egli disse: "Tu sei quello" e tutti si alzarono anche quelli che avevano dormito per tutto il tempo. Li interrogò su come si fossero svegliati ed essi risposero che non avevano udito nulla ma che improvvisamente si erano svegliati.

Ciò indica che quando si dorme il nostro è sveglio e consapevole. Da questi esperimenti dedusse che anche il sonno più profondo potrebbe non essere sonno e forse si ha più consapevolezza e potenzialità in questo stato di quando si è svegli.

Yoga Nidra utilizza ciò per incrementare l'evoluzione della mente.

Il concetto fondamentale di Yoga Nidra è che quando il rilassamento è completo la ricettività della coscienza è maggiore di quando è collegata a tutti i sensi.

Con il processo d'intellettualizzazione la conoscenza entra nel cervello ma non vi rimane impressa. Quando invece si entra in uno stato in cui si è tra la veglia e il sonno qualsiasi impressione che entra in quel momento diviene forte e li s'imprime.

La coscienza in Yoga Nidra è in questo stato ma non è sottomessa a nessuno dei due.

La psicologia moderna definisce questo stato"lo stato Ipno yogico" ma il termine migliore è Yoga Nidra. La mente in questa situazione ha un elevatissimo grado di ricettività.

La pratica di Yoga Nidra porta l'individuo a ricevere intuizioni dalla Pura Coscienza che è la fonte dell'ispirazione artistica, poetica e delle scoperte scientifiche più significative.

Le intuizioni che si possono ricevere praticando Yoga Nidra portano l'individuo a trovare in se stesso la risoluzione di molti problemi.

Suggestioni impresse quando si pratica Yoga Nidra danno buoni risultati per rimuovere abitudini e tendenze non desiderate.

Satyananda parla della sua esperienza con un ladro di professione. Egli lo convinse che rubare non era giusto, ma quando ritornò nel villaggio di quell'uomo lo trovò che praticava ancora la professione di ladro. Satyananda aveva convinto l'intelletto del ladro ma non il suo Sé interiore.

Egli rimase nel villaggio alcuni mesi insegnando Yoga Nidra a dei bambini e a queste lezioni partecipava pure il ladro. Poco tempo dopo il ladro smise di rubare.

Per correggere le nostre cattive abitudini o limitazioni non dobbiamo lottare contro di esse perché così facendo creiamo conflitto in noi stessi.

Solo andando nella profondità della mente, a livello della Pura Coscienza, si può trovare la base del comportamento umano e di tutto ciò che siamo.

Yoga Nidra non è una pratica di concentrazione ma di attenzione senza sforzo e di profondo rilassamento.

Rimanendo in questo stato, senza sforzo, seguendo la voce della persona che guida la lezione si può raggiungere tutto ciò di cui abbiamo parlato.

Nella pratica di Yoga Nidra si usa un mezzo molto efficace che in Sanscrito si chiama "Sankalpa" (proposito). Esso prende la forma di una breve affermazione mentale, sempre positiva, recitata prima e alla fine della pratica di Yoga Nidra quando la mente è calma e tranquilla. Lo scopo del "Sankalpa"non è quello di soddisfare i nostri desideri ma di creare forza nella nostra struttura mentale, emozionale e spirituale.

 

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