INSEGNAMENTO

 

LA CONOSCENZA E' DIVERSA NEI VARI LIVELLI DI COSCIENZA

Una volta compresa la vera natura dei Veda, quale contributo offre la letteratura Vedica per poter realizzare lo scopo?

Tutta la letteratura Vedica è solo un'indicazione per verificare la propria consapevolezza. E' naturale che la comprensione che ognuno ottiene dipende dal personale punto di vista secondo il personale livello di crescita.

Un bambino trova un particolare significato nella letteratura Vedica, un adolescente lo trova diverso, una persona adulta diverso ancora. Un significato che trova un fisico è diverso da quello di un teologo, un astronomo o di un artista: ognuno vede la stessa cosa in modo differente e si trova in  "ombra" diversa.

La conoscenza è strutturata nella coscienza; per questo è diversa in differenti stati della coscienza.

Per conoscere Veda il consiglio è: sviluppare il valore olistico della coscienza - illimitata coscienza - pura coscienza.

Dal livello trascendentale di coscienza inizia l'acquisizione della conoscenza totale.

Solo dal questo livello di coscienza il significato dei Veda può diventare scoperto e la pura realtà. L'esperienza della pura coscienza è la condizione vera per lo studio dei Veda.                                                                              

RICHA E' COLLOCATA IN AKSHARI

Richo akshare parame vyoman Yasmin deva adhi vishve nisheduh Yastanna veda kimricha karishyati Ya ittadvidusta ime samasate.

(Rig Veda, 1164.39)

 

La conoscenza è strutturata in coscienza in base alla permanente trascendenza di tutta l'esistenza relativa in cui sono collocati gli impulsi dell'intelligenza creativa, responsabili di tutto l'universo creato.

 

Nulla può fare questa eterna espressione di conoscenza a colui che non ha la coscienza aperta a questo livello di realtà. Colui che invece ha la coscienza aperta a ciò (campo di pura coscienza che è casa di totale conoscenza) è fondamentalmente fortificato in essa.

 

SORGENTE - SCOPO DELLA CONOSCENZA VEDICA

Come, dove, e cosa é la conoscenza Vedica?

Dove sono i Veda?  In India?  No.

Sull'Himalaya? No.

In qualche altra parte del mondo?

No... Allora dove dobbiamo cercare?

 

Rig Veda da sola risponde alla domanda e dice:

 

Richo akshare parame vyoman

(Rig Veda, 1. 164.39)

 

Richo (Inno Veda) si trova nel

permanente campo trascendentale

(che è campo di pura coscienza, pura intelligenza, pura consapevolezza).

 

Allora, cosa sono i Veda? Sono libri sconosciuti?...Anche qui la risposta è No! I quattro libri conosciuti come RIG VEDA, SAMA VEDA, YAJUR VEDA, ATHARVA VEDA, non sono Veda.

 

Ancora una volta I Rig Veda risponde che cos'è:

 

yasmin deva adhi vishve nisheduh

(Rig Veda, 1.164.39)

 

nel quale risiedono tutti gli impulsi

dell'intelligenza creativa

 

Veda (conoscenza) contiene tutti gli impulsi dell'intelligenza creativa. Come può ognuno essere consapevole di Veda che è localizzata nella pura coscienza che è la casa di tutti gli impulsi dell' intelligenza creativa? L'unica chiave per lo studio Veda (dell'conoscenza) è stabilirsi nella pura coscienza.

 

Rig Veda dice:

 

yogagaratam richah kamayante

(Rig Veda, V. 44.14)

 

Inne cercano colui che è svegliò

 

Essere completamente "svegliò" significa essere stabiliti nella pura coscienza. La rivelazione della pura coscienza è la chiave per la conoscenza completa, cioè l'unica condizione richiesta per lo studio Veda.

 

Qual è lo scopo di conoscenza dei Veda? Lo scopo è di vivere nella sua totalità.

 

Rig Veda dice:

 

ya ittadvidusta ime samasate

(Rig Veda, I. 164.39)

 

colui che sa (la pura coscienza) è

stabilito nell'unione (totalità della vita)

 

 

Lo scopo dell'insegnamento Vedico è di rivelare il tempio di tutta la conoscenza in coscienza di ognuno. Per questo ognuno scoprendo la fonte di tutti gli impulsi dell'intelligenza creativa acquisirà in tutte le azioni la massima efficacia andando verso il più alto premio di raggiungimento in tutti i campi.

 

Come si può raggiungere questo scopo?...Bhagavad-Gita da la formula pratica per raggiungere la meta con queste parole:

 

nistraigunyo bhava

(Bhagavad-Gita, II. 45)

 

"sii senza desideri per l'attività"

(attingi alla fonte di tutti gli impulsi

  dell’intelligenza creativa e da li agisci)

 

yogastah kuru karmani

(Bhagavad-Gita, II .48)

 

Stabilito in essere compi l'azione.

 

Per di più Gita ci dice che non ci sono ostacoli per realizzare questo stato: il processo è naturale e libero da ogni resistenza.

 

pratyavayo na vidyate

(Bhagavad-Gita, II. 40)

 

Non c'è ostacolo.

 

La via libera da resistenza, anche con un pò di pratica, permette di liberarsi dalle grandi paure, debolezze e problemi.

 

Così lo scopo dello studio dei Veda è andare "dietro" all'attività nel campo della pura coscienza creativa; il modo per eseguire ciò è naturale, senza barriere, e da immediati risultati di crescente forza.

 

Rig Veda, in breve, spiega questa crescita solo con una parola:

                                           

Nivartadhvam

(Rig Veda, X. 19. 1)

                                                    

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