OLTRE IL CORPO E LA MENTE
Lo scopo iniziale di Yoga Nidra è quello di rilassare il corpo e la mente, e quando arriveremo allo stadio finale della pratica, accade che ci dissociamo dal corpo e dalla mente. Le tensioni, gli stress e le fatiche hanno effetto su di noi solo quando siamo identificati con il corpo o con la mente.
Di notte, quando entriamo nel sonno profondo, tali dissociazioni avvengono automaticamente. Durante il sonno profondo non ci ricordiamo del nostro nome, del nostro corpo e ciò che lo circonda. Nello stesso modo, quando pratichiamo Yoga Nidra, dopo essere entrati nel rilassamento profondo, accade che ci disidentifichiamo emozionalmente dal corpo e dalla mente.
I cinque Kosha;
I moderni psicologi chiamano le tre dimensioni della mente: Conscio, subconscio, inconscio.
Nella filosofia Vedica e Yoga, noi le chiamiamo: dimensione grossolana, sottile e causale della personalità umana. Queste tre dimensioni sono ulteriormente suddivise in cinque Kosha o corpi che costituiscono l'espressione totale della personalità umana, dalla più grossolana alla più sottile dimensione di esistenza. Nei testi Yogici, i cinque Kosha sono definiti nel modo seguente:
1) Annanmya Kosha
Il corpo - cibo è il corpo fisico costituito dal sangue, ossa, grasso e pelle, che viene percepito attraverso i sensi. Questo è il più grossolano livello di manifestazione umana.
2) Pranamaya Kosha
Il corpo Pranico è la rete energetica inerente alla struttura umana che consiste in correnti di Prana o energia Bioplasmica.
3) Manomaya Kosha
Il corpo mentale è lo stato di operazione cosciente entro la sfera della mente.
4) Vigyanamaya Kosha
Il corpo psichico - è la dimensione della nostra personalità che opera nel piano astrale. Questo è il corpo del quale facciamo esperienza durante i sogni, nelle esperienze fuori dal corpo, e nei vari tipi di fenomeni psichici.
5) Anandamaya Kosha
Il corpo beatitudine è la dimensione trascendentale della personalità umana esistente in una totale assenza di piacere e dolore. Ciò è molto importante, ma difficile da spiegare.
"Ananda" viene inesattamente interpretato come "felicità", "gioia" o "beatitudine". In effetti si tratta di uno stato particolare dove non vi è consapevolezza né del dolore e nemmeno del piacere. In questo stato si fa esperienza di una totale omogeneità e questo stato di omogenea consapevolezza è conosciuto come Anandamaya.
Normalmente, quando si fa esperienza del dolore o del piacere, vengono prodotte delle fluttuazioni mentali. Ciò significa che il dolore è un esperienza, come lo è il piacere.
Ma, in Anandamaya Kosha, il corpo più sottile, non vi è esperienza. Lo strumento dell'esperienza è stato totalmente trasceso.
In ultimo, la pratica di Yoga Nidra, ci porterà a questo punto, dove rimane solo la vibrazione fondamentale dell'inconscio, priva di fluttuazioni e di modificazioni. Questa è l'esperienza più profonda di Yoga Nidra, la dimensione (della totale incoscienza) - Anandamaya Kosha o il corpo beatitudine.
Questa esperienza omogenea è stata definita chiaramente da Adi Shankaracharia, nell'antico testo "Yoga Taravali":
"Quando la mente ha trasceso Maya (illusione)
Quando l'ego è divenuto statico
Quando i sensi sono esclusi
E quando tutta la comunicazione tra la mente e i sensi è sospesa e interrotta
Quando Io e Voi non esiste più, per un periodo di tempo
Questo è il conseguimento ultimo in Yoga Nidra".