POTERI - SIDHI
Il terzo capitolo, Vibhuti Pada tratta dei Poteri che si possono acquisire attraverso la pratica dello Yoga. Patanjali non trascura di mettere in guardia il praticante dal pericolo di essere tentato dalla conquista dei poteri e di perdere di vista il senso del cammino spirituale:
"Questi sono Poteri quando vengono esercitati sul mondo esterno, ma costituiscono un impedimento nella realizzazione del Samadhi" (IV, 38).
Si tratta di un avvertimento molto prezioso che può servire da principio guida per chiunque intenda percorrere questa via: la posta in gioco non è il Potere, ma esattamente all'opposto, la conquista dell'indifferenza nei confronti del Potere.
Il prestigio che può derivare dall'essere un buon allievo o addirittura un Maestro di Yoga è il più insidioso degli impedimenti.
Il discepolo che cede alle lusinghe dei Poteri rimarrà prigioniero della propria ambizione, ma se riuscirà a resistere avrà accesso allo stadio più elevato dell'esistenza.
Esistono moltissimi poteri , ma otto sono grandi ed essenziali :
1. Anima -rimpicciolire il corpo.
2. Laghìrna -assenza di peso, levitazione.
3. Mahima -aumento del volume corporeo.
4. Prapti -possibilità di toccare oggetti a distanza.
5. Prakamaja -volontà ferrea.
6. Vasistva -controllo degli elementi (bhuta) creazione degli elementi (tanmatra).
7. Isitritva -maestria, controllo sulle apparizioni, smaterializzare o materializzare
gli elementi (bhuta) o gli oggetti costituiti dagli stessi elementi.
8. Jatrakamavasaitva -possibilità di dividere, ricombinare e clonare gli elementi (bhuta).