LA STORIA DELLO YOGA

 

Numerosi reperti archeologici dimostrano che lo Yoga è una disciplina nota almeno sin dal secondo millennio prima di Cristo. Importanti Opere come il Mahabharata e le prime Upanishad parlano dello pratiche Yogiche.

L'opera di Patanjali è certamente successiva e la sua stesura viene fatta risalire a un periodo compreso tra il V e il II secolo a.C. : c'è dunque incertezza di qualche secolo nel datare il periodo in cui visse Il Maestro dello Yoga. Del resto di Patanjali si sa molto poco secondo la leggenda si sarebbe trattato di un'anima incarnata di propria volontà - AVATAR - che assunse sembianze umane e, dopo aver sperimentato le sofferenze e le gioie della vita terrena, insegnò a trascenderle.

Si dice che abbia scritto anche in materia di grammatica e di medicina.

L'impianto teorico che sottende l'esposizione di Patanjali deriva dal Samkhya, che è una delle dottrine sorte tra il XII e il VI secolo a.C. in un'epoca in cui si verifica una transizione dal mondo religioso dei Veda a una visione che, pur mantenendo il valore della tradizione, pone l'accento più sulla ricerca interiore che non sui rituali liturgici. Il Buddhismo e il Jainismo, movimenti ascetici ma essenzialmente Laici, influenzarono e stimolarono la diffusione di queste dottrine.